Starlink: le novità della rete spaziale di Elon Musk

Ci sono in cielo nuove costellazioni, ma non hanno nulla a che vedere con l’astronomia classica. La paternità della scia di luci luminose che qualcuno ha addirittura scambiato per UFO è da attribuire ad Elon Musk, ancora una volta ideatore di un vasto e ambizioso progetto per nulla banale o a buon mercato.

Il progetto

Stiamo parlando di SpaceX, l’azienda aerospaziale statunitense costituita nel 2002 da Elon Musk con l'obiettivo di creare le tecnologie per ridurre i costi dell'accesso allo spazio e permettere la colonizzazione di Marte. L’ultimo progetto, in ordine di tempo ma non certo per importanza, è Starlink: una costellazione di satelliti per l'accesso a internet satellitare globale in banda larga a bassa latenza. L’obiettivo è quello di arrivare a dodicimila satelliti, un traguardo ambizioso e molto criticato per la possibilità che questo crei difficoltà nelle osservazioni astronomiche e una grande quantità di detriti spaziali. Entrambi i problemi sono ampiamente in via di risoluzione.

Il lancio dei satelliti avrebbe dovuto concludersi alla fine del 2020, ma è ancora in corso per ritardi nella progettazione e nella realizzazione del costoso progetto (si prevede che in totale saranno spesi oltre 10 miliardi di dollari).

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Come funziona e quanto costa

La rete internet spaziale di Starlink è un servizio ancora in fase beta, si prevedono perciò ritardi e interruzioni che saranno però migliorati e infine eliminati con il lancio di ulteriori satelliti in orbita.

L’elemento che rende Starlink competitivo e più efficiente della banda larga è la sua più ampia copertura, che potrà raggiungere anche le zone rurali o quelle dove la tecnologia stenta ad arrivare. Peccato che, al momento, non si tratti di un servizio a buon mercato. Come riferito da un ristretto gruppo di potenziali clienti americani, il costo iniziale da sostenere è quello di 499 dollari, che servono a coprire l’acquisto di un kit composto da un dispositivo per collegarsi ai satelliti e il router Wi-Fi. A questi vanno aggiunti i 99 dollari del costo mensile del servizio.

A sperimentare il servizio per primi saranno circa settecentomila clienti, ma a questi è stato ovviamente chiesto di non divulgare informazioni sensibili. Quanto sarà veloce il nuovo sistema? Dalle mail inviate ai primi utenti della beta si legge che la velocità di connessione varierà tra i 50 Mbps e 150 Mbps. Per intenderci: per scaricare 1 GB ad una velocità di 100 Mbps ci si impiegano 80 secondi. È davvero finito il tempo dei download interminabili?


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