Vaccini: tra miti e verità, per scelte consapevoli

Tempo fa ci siamo occupati della questione vaccini, sondando l’opinione dei marchigiani nell’ambito della ventesima edizione dell’Osservatorio Sociale sugli Orientamenti dei Marchigiani (Osom).

Dalla ricerca è emerso che per il 66% degli intervistati è fondamentale vaccinare i bambini con tutti i vaccini disponibili, il 28% difende la libertà di scelta nonostante riconosca l’importanza del vaccino e solo il 6% si dichiara totalmente contrario. A confermare i dati, il 73% degli intervistati ritiene che non vaccinarsi equivalga a mettere in pericolo se stessi e gli altri.

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Un numero di consensi ancora più elevato si è registrato sul tema dell’obbligo vaccinale per l’iscrizione dei bambini a scuola, l’83% del campione si è dichiarato favorevole a fronte di un 13% di contrari.

Il tema, a quanto pare, non smette di far discutere e resta una miccia sempre accesa e pronta ad esplodere. Proprio in questi giorni Agnese Pini, direttrice de La Nazione, in un suo commento si è espressa sul tema interpretando la questione pro-vax e no-vax come un grande equivoco. “L’equivoco - dice - nasce dal fatto che i vaccini sono diventati, nel mondo contemporaneo, un fenomeno d’opinione. Ma i vaccini non sono un’opinione, questo è il punto, e la libertà di chi predica l’antivaccinismo finisce laddove inizia la libertà di chi vuol tutelare la salute dei propri figli. I vaccini sono come le tasse: se le pagassimo tutti, vivremmo meglio tutti. E alla base c’è sempre una questione di civiltà.”

Ma i vaccini sono davvero sicuri?

Sono autorevoli le voci che si sono sollevate per confermare la sicurezza dei vaccini. La prima è quella dell’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco, che nel suo annuale Rapporto Vaccini pubblicato a luglio ha calcolato i tassi di segnalazione generale e delle reazioni avverse gravi correlabili per dosi somministrate su scala nazionale. Secondo i dati registrati “su un totale di circa 18 milioni di dosi somministrate in Italia nel 2018 per tutte le tipologie di vaccino, la frequenza delle segnalazioni relative a reazioni avverse gravi correlabili è di 3 eventi ogni 100.000 dosi. Le reazioni correlabili segnalate sono tutte note e quindi, già riportate nelle informazioni sul prodotto dei vaccini autorizzati in Italia.”

Un’altra voce che potremmo definire pro-vax è quella del Professore e virologo Roberto Burioni, che per fare chiarezza ha pubblicato una monografia dal titolo abbastanza eloquente: “Il vaccino non è un’opinione. Le Vaccinazioni spiegate a chi proprio non le vuole capire”. Pochi preamboli per spiegare la sua posizione: “La terra è tonda, la benzina è infiammabile, i vaccini non provocano l’autismo. La scienza ci dice che i vaccini sono sicuri e affidabili e che proteggono i bambini e l’intera società da pericolosissime malattie. Però se vi collegate a Internet trovate un gran numero di medici e personaggi vari che vi dicono l’esatto contrario e che vi vogliono fregare. I praticoni che affollano la rete non solo mettono in pericolo il vostro conto corrente, ma anche la salute vostra, dei vostri figli e dei figli degli altri.”

Come anticipato dal sondaggio in apertura, c’è una larga fetta di popolazione che sostiene la libertà di scelta in questo campo. Una fascia più ristretta decide invece di non vaccinare affatto i propri figli, aderendo a quello che è diventato un vero e proprio movimento antivaccinista. L’attivista e scrittore di medicina alternativa Herbert Macgolfin Shelton appoggiava e aiutava a diffondere le tesi antivacciniste, sostenendo che “Il solo scopo di questa propaganda [dei vaccini] non è quello di rendere sicura la salute e il benessere dei bambini, ma garantire il regolare flusso di profitti ai medici e alle case farmaceutiche.”

Consigli pratici per scelte consapevoli

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L’informazione è sicuramente il primo strumento per arrivare sicuri e preparati all’appuntamento con una scelta consapevole che può fare la differenza nella vita dei nostri figli.

L’Istituto Superiore di Sanità, con il patrocinio del Ministero della Salute, ha messo a disposizione dei cittadini un portale su cui informarsi, per promuovere un’adesione consapevole e informata alle vaccinazioni. Lo trovi qui.

Anche la Fondazione Veronesi si è occupata dell’argomento, specificando i casi in cui invece la vaccinazione è sconsigliata. Come spiega il dottor Pier Luigi Lopalco, professore di Igiene all’Università di Pisa, la maggior parte dei casi in cui non si può effettuare il vaccino è risolvibile con la sua posticipazione. Le controindicazioni ai vaccini riguardano pochi e specifici casi temporanei come ad esempio quando una persona ha febbre o un'infezione in corso.

Diverso il caso dei soggetti immunocompromessi. In queste persone il vaccino che utilizza virus vivi attenuati non è da somministrarsi in quanto si potrebbero verificare serie complicanze.

Ricorda infine che la fonte dalla quale ti informi può fare tutta la differenza: su Internet e i social network è facile incappare in fake news e disinformazione in varie forme. Assicurati sempre che le notizie che leggi provengano da fonti verificate e affidabili.

Se vuoi approfondire l’argomento trovi maggiori informazioni a questi indirizzi:

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/in-quali-casi-i-vaccini-non-sono-consigliati

http://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/homeVaccinazioni.jsp

http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/vaccini


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