Partiamo da due verità pressoché assolute:
Sembrerebbero banalità, ma guardandosi intorno sembrerebbe quasi che questi assunti non siano universalmente condivisi. Vediamo perché.
La frase che puoi leggere qui sopra è volutamente provocatoria. È però innegabile che gli ultimi anni abbiano visto una vera e propria esplosione di prodotti cosiddetti sostenibili. Nonostante le intenzioni, nella maggior parte dei casi, siano ottime, il risultato non lo è sempre. Al netto dei casi di palese greenwashing, moltissimi prodotti sostenibili immessi sul mercato hanno creato una forma di nuovo consumismo.
Moltissime persone credono erroneamente che la plastica sia il male assoluto. È vero che i rifiuti di plastica stanno invadendo gli oceani e che i prodotti monouso in plastica vanno evitati il più possibile, ma la chiave non è nella parola "plastica" bensì nella parola "rifiuti". Sostenibilità non significa sostituire in blocco tutti gli oggetti di plastica presenti in casa con altri in bambù o materiali riciclati. Questo, infatti, non farebbe altro che creare un'enorme quantità di altri rifiuti, andando a vanificare gli intenti di sostenibilità.
Armandosi di buon senso e stando perciò attenti ad utilizzare fino alla fine gli oggetti che già si possiedono, sostituendoli solo quando diventano inutilizzabili, possiamo impegnarci per una maggiore sostenibilità anche nella nostra vita quotidiana. Ecco alcuni esempi di oggetti sostenibili
Utilizzare cannucce per bere bibite o caffé può essere comodo e sfizioso. Molti accaniti bevitori di caffé usano le cannucce per minimizzare l'effetto macchiante della bevanda sui propri denti. Le cannucce monouso in plastica, però, vanno evitate a tutti i costi perché vanno ad ingrossare la già enorme quantità di rifiuti in plastica sparsi per il globo. Esistono alternative in carta, ma perché non passare a quelle in acciaio o vetro che possono essere riutilizzate praticamente all'infinito? Importante, se le si sceglie, munirsi dell'apposito scovolino per lavarle dopo l'uso.
Dire basta alle bottiglie in plastica aiuta l'ambiente...e anche la schiena di chi deve portarle a casa! Scherzi a parte, si può optare comodamente per una caraffa filtrante o, perché no, munirsi di un sistema di filtraggio delle acque a livello di impianto idraulico. La prima soluzione, però, è sicuramente più comoda per iniziare e meno dispendiosa.
Come riportato da Habitante.it, "le spugne vere e proprie sono biodegradabili, essendo resti di animali vissuti in mare, mentre le spugne che usiamo quotidianamente per lavarci e per lavare piatti e sanitari (non sempre le stesse, s’intende) sono fatte di materiali plastici: non sono molto ecologiche perché non si riciclano. Si possono però usare spugne di materiali biodegradabili (e che non sono spugne vere): quelle più comuni sono quelle di luffa, una pianta rampicante che produce un frutto simile a una zucchina. Completata la maturazione questo frutto si disidrata e ne restano solo le fibre, che sono appunto usate come spugne."
Il problema dei saponi e detergenti liquidi non è sempre nelle formulazioni, che diventano sempre più green e delicate. Molto spesso a rendere poco sostenibili i saponi liquidi sono i loro flaconi in plastica. Il passaggio ad una vita a più basso impatto ambientale può passare sia dall'uso di ricariche in materiali riciclabili, sia nel passaggio ai saponi solidi, magari dalle formulazioni completamente bio. Il passo in più per gli appassionati? Creare da soli le proprie saponette, seguendo una guida e prendendo tutte le precauzioni del caso.
Questi oggetti non hanno bisogno di molte spiegazioni. Il risparmio nel portare con sé una borraccia piena d'acqua o un thermos con la propria bevanda preferita non è solo a livello di impatto ambientale, ma anche economico.
Sembra una cosa da poco, ma utilizzare ogni giorno tre o quattro dischetti di cotone e buttarli crea un'enorme quantità di rifiuti. Per non parlare delle materie prime utilizzate per produrli. Ormai in commercio si trovano moltissime tipologie di dischetti lavabili, in cotone ma anche in bambù, più o meno lisci in base alle proprie esigenze. L'unica accortezza? Lavarli accuratamente con un detersivo ipoallergenico.
Probabilmente le piante non sono i primi "oggetti" che ci vengono in mente parlando di sostenibilità, ma ci sono dei buonissimi motivi per inserirle in questa lista. Una pianta che purifica naturalmente l'aria, come ad esempio la Sansevieria, permette di assorbire sostanze nocive senza la necessità di acquistare costosi purificatori o sostanze chimiche, e arreda nel pieno rispetto della natura evitandoci di comprare l'ennesimo soprammobile che presto diventerà a sua volta un rifiuto.
È ormai lontanissimo il tempo in cui i supermercati dispensavano a getto continuo i sacchetti di plastica che sono diventati tristemente famosi per aver irrimediabilmente intasato gli oceani. Ma, lo sappiamo tutti, i sacchetti biodegradabili sono adatti ad una spesa molto leggera. Perché, invece di riempirci di sacchetti monouso e creare nuovi rifiuti, non utilizzare una borsa in tessuto che si può anche lavare e riutilizzare all'infinito? Portafogli e igiene ringraziano.
Utilizzi già alcuni o tutti questi oggetti sostenibili? Quali introdurrai nella tua vita quotidiana dopo aver letto questo articolo? Raccontacelo nei commenti.
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